Salute: Finco, 5 milioni in Italia soffrono di incontinenza
Giornata nazionale sulla prevenzione e cura
PALERMO
(ANSA) - PALERMO, 27 GIU - "In Italia sono 5 milioni le persone che soffrono di incontinenza, una piaga sociale che comporta un costo sanitario e sociale che ammonta a circa 3 miliardi di euro, tra oneri pubblici e privati. Sul dato nazionale, dei 5 milioni totali, 3 milioni sono donne, ma è un dato ancora sommerso". Sono le stime diffuse da Francesco Diomede, presidente Finco (Federazione italiana incontinenti) allo Iemest di Palermo, in occasione dell'XI giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell'incontinenza promossa dal ministero della Salute. "Per incidere davvero sulla qualità della vita dei pazienti e risolvere il problema all'origine - ha aggiunto Diomede - è stata depositata una proposta di legge nazionale per allestire dei centri di primo e secondo livello, una sorta di libro guida per il ministero e le regioni che ancora non sanno come gestire il problema. Cateteri e pannoloni sono una sconfitta per tutti, anche perché comportano dei problemi di smaltimento ambientale. Purtroppo questo è l'ultimo tabù medico: un paziente paradossalmente preferisce ammettere di avere il cancro che non soffrire di incontinenza". "Essendo un fenomeno sommerso, è difficile fare delle stime anche a livello regionale - spiega Bernardo Molinelli, chirurgo della segreteria organizzativa del convegno - ma secondo i dati a nostra disposizione, in Sicilia a soffrire di incontinenza nella fascia di età tra 65 e 69 anni sono circa 7690 donne, mentre gli uomini sono circa 1067. Oltre i 65 anni, infatti, la percentuale della popolazione sale del 25%, soprattutto nelle donne". Preoccupanti i dati sull'incontinenza nei bambini, possibile spia di altre patologie: "L'incontinenza in età scolare riguarda il 5-10% dei bambini siciliani - aggiunge Molinelli - le cause possono riguardare fattori fisici, psicologici, ma anche essere segnali di malattie più gravi come il diabete mellito o patologie del midollo spinale, per questo i sintomi non vanno sottovalutati". Al centro dell'incontro la prevenzione e l'informazione, come ha sottolineato il presidente Iemest, Bartolo Sammartino: "Dare informazioni utili per affrontare patologie invalidanti come queste - ha detto - è uno dei compiti del nostro istituto in modo da assicurare una migliore qualità della vita a tutti". "È importante dire ai pazienti che l'incontinenza non è una condizione alla quale ci si deve rassegnare - precisa Carlo Bargiggia, chirurgo e presidente Aidop, associazione italiana disfunzioni organi pelvici - ma oggi sono a disposizione diverse tecniche anche mini invasive per alleviare questo problema". (ANSA).
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