Carissimi Consiglieri ed Associati AIDOP,

ancora una volta arriviamo a Pasqua con una ingerenza inquietante nell’animo per la consapevolezza che, malgrado tutti i nostri sforzi orientati alla socialità, alla qualità di vita, alla convivenza appagante, bastano le aberrazioni, le ipocrisie e le maniache ambizioni di potere di pochi uomini a minacciare una stabilità che ci illudevamo di aver raggiunto.

In poche settimane abbiamo ridimensionato drasticamente il concetto di globalizzazione che, illusoriamente, pochi esclusivi gestori del potere finanziario mondiale, avevano promosso universalmente come fosse un gas standardizzante per la concezione dell’umanità.

Oggi ci sentiamo con il fianco scoperto, esposti e vulnerabili, addirittura a rischio di contaminazione  nucleare se la follia dovesse prevalere nella mente anche di una sola persona.

Millenni di credo religiosi, diversi, contrastanti a tratti, ma straordinariamente assimilabili nella loro focalizzazione sulla ricerca di una ragione di vita spirituale per l’uomo, sono a rischio di annientamento da parte di un virus che si chiama radioattività.

Impegniamoci per una Pasqua di riflessione. Riflettiamo sulla fragilità del mondo che abbiamo costruito illudendoci di essere altrettanto creativi ed infallibili quanto l’entità che ha fatto nascere l’universo, ed il nostro mondo.

Ridimensioniamo con obiettività ed umiltà la nostra condizione umana e rendiamoci conto che la sopravvivenza delle generazioni che ci seguiranno sarà possibile solo con la consapevolezza che l’uomo è solo una tessera del mosaico universale. La sua mancanza sarebbe un difetto nella integrità del disegno originario, ma l’eccessiva sua invasività nell’equilibrio universale potrebbe destabilizzare a suo svantaggio un equilibrio che già oggi stenta a rimanere stabile e soprattutto gestibile.

Che la Pasqua di questo 2022 sia ancora una volta momento di riflessione, di autocritica, di proposito per il futuro. E’ l’augurio che rivolgo a tutti voi, a tutti noi, insieme all’espressione di totale solidarietà a tutti coloro che,  in divisa e non, armati o drasticamente disarmati su tutti i fronti, vivono oggi giorni di drammatica incertezza per il loro futuro personale, per quello dei loro figli e di tutta l’umanità che segue le loro sorti.

Buona Pasqua a tutti.

   Carlo Bargiggia