(AGI) - Palermo, 27 giu. - Convegno domani a Palermo nell'ambito della Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell'incontinenza, promosso dall'Associazione italiana disfunzioni organi pelvici onlus. Oggi la presentazione. In Italia ben 5 milioni di persone soffrono di tale disfunzione e, per la prima volta a Palermo se ne parlera' presso la sede dell'Iemest (Istituto Euro-mediterraneo di Scienza e Tecnologia) durante un Convegno a livello nazionale dal tema "L'incontinenza. Gestione moderna di un male antico. Nuovi aspetti terapeutici". Sul dato nazionale, dei 5 milioni totali, 3 milioni sono donne, dati comunque approssimativi in via di precisazione definitiva. Essendo un fenomeno sommerso, e' difficile fare delle stime anche a livello regionale. Secondo i dati, comunque, in Sicilia a soffrire di incontinenza nella fascia over 65 sono circa 7.690 donne, mentre gli uomini sono circa 1.067. Oltre i 65 anni, infatti, la percentuale della popolazione sale del 25%, soprattutto nelle donne. Altri dati particolarmente rilevanti riguardano i bambini: l'incontinenza in eta' scolare riguarda il 5-10% dei bambini siciliani e le cause possono riguardare fattori fisici, psicologici o ricadere su malattie piu' gravi come il diabete mellito o patologie del midollo spinale. Durante l'incontro si e' affrontata anche la questione eco-ambientale. Uno degli aspetti relativi all'incontinenza riguarda proprio lo smaltimento dei pannoloni utilizzati in notevoli quantita' dai pazienti affetti da tale patologia. Una soluzione proposta e' il riciclo con macchinari adeguati o l'intervento all'origine con tecniche chirurgiche mini-invasive. Oggi, infatti, grazie ai progressi della scienza medica gli specialisti che trattano l'incontinenza hanno a disposizione delle nuove armi terapeutiche che fino a qualche anno fa non erano disponibili. Il trattamento con metodiche chirurgiche tradizionali era gravato da risultati scarsi se non pessimi a fronte di interventi anche molto invasivi ed invalidanti. Tutte queste nuove metodiche chirurgiche si possono attuare in anestesia locale o loco-regionale evitando cosi' soprattutto per i pazienti piu' anziani i rischi di un 'anestesia generale. Inoltre, con l'attivazione di centri specialistici per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dell'incontinenza, oltre al reinserimento nel mondo del lavoro e della scuola, si potrebbe migliorare la mobilita' sul territorio, grazie anche alla costruzione di bagni pubblici. (AGI) Com