Rassegna stampa
- Dettagli
Le più importanti tecniche chirurgiche che possono rappresentare una svolta per quello che rappresenta la problematica di diverse pazienti afflitte da tumore al seno saranno illustrate a Palermo martedì 18 ottobre, alle ore 11,00, presso lo Iemest (Istituto Euro-mediterraneo di Scienza e Tecnologia) di Via Michele Miraglia n.20.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti verrà presentato anche l’evento, “Bra Day e Medicina di Genere, giornata internazionale per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria: ricostruirsi belle dopo il tumore alla mammella” che si terrà mercoledì 19 ottobre a partire dalle ore 17 sempre presso lo Iemest. Durante l’incontro si discutera’ della patologia sia dal punto di vista socio-sanitario che da quello psicologico.
- Dettagli
(ANSA) - PALERMO, 12 OTT - Le più importanti tecniche chirurgiche che possono rappresentare una svolta per quello che rappresenta la problematica di diverse pazienti afflitte da tumore al seno saranno illustrate a Palermo martedì 18 ottobre, alle ore 11,00, presso lo Iemest (Istituto Euro-mediterraneo di Scienza e Tecnologia) di Via Michele Miraglia n.20. Nel corso dell'incontro con i giornalisti verrà presentato anche l'evento, "Bra Day e Medicina di Genere, giornata internazionale per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria: ricostruirsi belle dopo il tumore alla mammella" che si terrà mercoledì 19 ottobre a partire dalle ore 17.00 sempre presso lo Iemest. Durante l'incontro si discuterà della patologia sia dal punto di vista socio-sanitario che da quello psicologico. L'iniziativa a Palermo è organizzata in occasione del Bra Day (Breast Reconstruction Awareness Day) Italy 2016, giornata internazionale per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria. Un evento organizzato in più di dieci Paesi che ha l'obiettivo di divulgare informazioni corrette e complete sulla ricostruzione del seno, per offrire alle donne la piena conoscenza riguardo lo sviluppo delle tecniche di chirurgia ricostruttiva. Di tutto questo si discuterà con Benedetto Di Trapani, vice-presidente Aidop Onlus (Associazione Italiana Disfunzione Organi Pelvici), Chirurgo Generale e ricercatore Iemest, Giuseppe Cuccia, Chirurgo Plastico, responsabili scientifici dell'evento, Valeria Sorrentino, Psicologa e Presidente Aspic Palermo, Fedele Termini Psicologo Vice Direttore Scientifico Iemest, Giuseppina Bonura Psicologa Casa di Cura Torina, Laura Dell'Eva Dermopigmentatrice, Bartolo Sammartino, Presidente Iemest . All'incontro con la stampa interverranno anche alcune pazienti che testimonieranno le loro case-stories.(ANSA).
- Dettagli
(AGI) - Palermo, 27 giu. - Convegno domani a Palermo nell'ambito della Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell'incontinenza, promosso dall'Associazione italiana disfunzioni organi pelvici onlus. Oggi la presentazione. In Italia ben 5 milioni di persone soffrono di tale disfunzione e, per la prima volta a Palermo se ne parlera' presso la sede dell'Iemest (Istituto Euro-mediterraneo di Scienza e Tecnologia) durante un Convegno a livello nazionale dal tema "L'incontinenza. Gestione moderna di un male antico. Nuovi aspetti terapeutici". Sul dato nazionale, dei 5 milioni totali, 3 milioni sono donne, dati comunque approssimativi in via di precisazione definitiva. Essendo un fenomeno sommerso, e' difficile fare delle stime anche a livello regionale. Secondo i dati, comunque, in Sicilia a soffrire di incontinenza nella fascia over 65 sono circa 7.690 donne, mentre gli uomini sono circa 1.067. Oltre i 65 anni, infatti, la percentuale della popolazione sale del 25%, soprattutto nelle donne. Altri dati particolarmente rilevanti riguardano i bambini: l'incontinenza in eta' scolare riguarda il 5-10% dei bambini siciliani e le cause possono riguardare fattori fisici, psicologici o ricadere su malattie piu' gravi come il diabete mellito o patologie del midollo spinale. Durante l'incontro si e' affrontata anche la questione eco-ambientale. Uno degli aspetti relativi all'incontinenza riguarda proprio lo smaltimento dei pannoloni utilizzati in notevoli quantita' dai pazienti affetti da tale patologia. Una soluzione proposta e' il riciclo con macchinari adeguati o l'intervento all'origine con tecniche chirurgiche mini-invasive. Oggi, infatti, grazie ai progressi della scienza medica gli specialisti che trattano l'incontinenza hanno a disposizione delle nuove armi terapeutiche che fino a qualche anno fa non erano disponibili. Il trattamento con metodiche chirurgiche tradizionali era gravato da risultati scarsi se non pessimi a fronte di interventi anche molto invasivi ed invalidanti. Tutte queste nuove metodiche chirurgiche si possono attuare in anestesia locale o loco-regionale evitando cosi' soprattutto per i pazienti piu' anziani i rischi di un 'anestesia generale. Inoltre, con l'attivazione di centri specialistici per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dell'incontinenza, oltre al reinserimento nel mondo del lavoro e della scuola, si potrebbe migliorare la mobilita' sul territorio, grazie anche alla costruzione di bagni pubblici. (AGI) Com
- Dettagli
Salute: Finco, 5 milioni in Italia soffrono di incontinenza
Giornata nazionale sulla prevenzione e cura
PALERMO
(ANSA) - PALERMO, 27 GIU - "In Italia sono 5 milioni le persone che soffrono di incontinenza, una piaga sociale che comporta un costo sanitario e sociale che ammonta a circa 3 miliardi di euro, tra oneri pubblici e privati. Sul dato nazionale, dei 5 milioni totali, 3 milioni sono donne, ma è un dato ancora sommerso". Sono le stime diffuse da Francesco Diomede, presidente Finco (Federazione italiana incontinenti) allo Iemest di Palermo, in occasione dell'XI giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell'incontinenza promossa dal ministero della Salute. "Per incidere davvero sulla qualità della vita dei pazienti e risolvere il problema all'origine - ha aggiunto Diomede - è stata depositata una proposta di legge nazionale per allestire dei centri di primo e secondo livello, una sorta di libro guida per il ministero e le regioni che ancora non sanno come gestire il problema. Cateteri e pannoloni sono una sconfitta per tutti, anche perché comportano dei problemi di smaltimento ambientale. Purtroppo questo è l'ultimo tabù medico: un paziente paradossalmente preferisce ammettere di avere il cancro che non soffrire di incontinenza". "Essendo un fenomeno sommerso, è difficile fare delle stime anche a livello regionale - spiega Bernardo Molinelli, chirurgo della segreteria organizzativa del convegno - ma secondo i dati a nostra disposizione, in Sicilia a soffrire di incontinenza nella fascia di età tra 65 e 69 anni sono circa 7690 donne, mentre gli uomini sono circa 1067. Oltre i 65 anni, infatti, la percentuale della popolazione sale del 25%, soprattutto nelle donne". Preoccupanti i dati sull'incontinenza nei bambini, possibile spia di altre patologie: "L'incontinenza in età scolare riguarda il 5-10% dei bambini siciliani - aggiunge Molinelli - le cause possono riguardare fattori fisici, psicologici, ma anche essere segnali di malattie più gravi come il diabete mellito o patologie del midollo spinale, per questo i sintomi non vanno sottovalutati". Al centro dell'incontro la prevenzione e l'informazione, come ha sottolineato il presidente Iemest, Bartolo Sammartino: "Dare informazioni utili per affrontare patologie invalidanti come queste - ha detto - è uno dei compiti del nostro istituto in modo da assicurare una migliore qualità della vita a tutti". "È importante dire ai pazienti che l'incontinenza non è una condizione alla quale ci si deve rassegnare - precisa Carlo Bargiggia, chirurgo e presidente Aidop, associazione italiana disfunzioni organi pelvici - ma oggi sono a disposizione diverse tecniche anche mini invasive per alleviare questo problema". (ANSA).
- Dettagli